martedì 14 ottobre 2008

George Michael - Eli Stone

Eli Stone è una serie televisiva statunitense approdata su Sky (canale Fox) il 12 settembre 2008.
Il protagonista è un avvocato convinto di essere mandato da Dio perchè ha ricorrenti visioni di vario tipo, causate in realtà da un aneurisma al cervello.
Una visione ricorrente è George Michael: sotto una parte dell'episodio in cui appare cantando Faith.




Qui di seguito l’articolo/intervista di Adam Markovitz per Entertainment Weekly.
“Lui è la musa.” Dice il creatore di Eli Stone, Marc Guggenheim. “George è stato parte dello show sin dal principio. Nessun altro artista associato agli anni ’80 aveva le combinazioni necessarie e le canzoni con slancio, tono e spirito per lo show. Non avremmo mai creduto che George sarebbe stato interessato ad apparire più volte. Siamo stati davvero fortunati.” Così fortunati, infatti, tanto che in un episodio la pop star si è cimentata in una parte in cui ha recitato, sebbene la parte non sia stata richiesta: Michael si prende in giro raccontando a nome di una ragazza di una scuola superiore che è stata punita per aver cantato a forte voce I want your sex durante una gara educativa di astinenza. Questa non voleva essere l’ultima volta di Michael nello show. “Non voglio rivelare niente”, dice Guggenheim, “ma voglio dirvi che nell’episodio finale, Eli si rivolge a lui come se fosse il suo Dio.”

George Michael ha chiamato EW dalla sua casa in Inghilterra per parlare del suo lavoro nello show.

EW_Com’è stato il tuo primo impatto con Eli Stone?
GM_Apparentemente, quando mi era stato originariamente presentato dai miei agenti, loro dissero che io non sarei stato interessato. Il che è strano, perché quando mi fu offerto, io dissi “Si, dev’essere divertente!”

EW_Eri d’accordo sull’essere riportato come una degli anni ’80?
GM_E’ lusinghiero. Il fatto di non essere stato presente in America per così tanto tempo fa di me una scelta insolita. Non sono una novità in molte parti del mondo. Questo è uno show davvero affascinante. E’ genuinamente divertente e genuinamente triste.




EW_Stai per recitare nel prossimo episodio. Com’è?
GM_Il primo giorno è stato una specie di incubo, perché dissi all’autore, “Fammi un favore. Per il mio primo giorno, per favore non cercare di mettermi a mio agio con tre o quattro righe di parole.” E come non detto, il primo giorno, la mia prima frase furono tre lunghe parole. Potevo sentire un panico genuino generale perché la gente stava pensando, “Oh no! Non è in grado di farlo!”. E il secondo giorno, nel minuto in cui mi diedero il monologo, ero a mio agio.

EW_Pensi che lo rifarai?
GM_Non ho piani verso ogni tipodi carriera in TV o altro, ma volevo essere bravo in questo, potevo. Ma non penso davvero che diventerà un lavoro.

EW_Ma ti sei divertito facendolo?
GM_Si, è stato grande. Ed è stato davvero lusinghiero che loro mi abbiano dato abbastanza fiducia da scrivere un episodio per me.
Loro sono stati veramente elastici. Mi hanno concesso di cambiare il mio dialogo con qualcosa che volevo aggiungere piuttosto di dire esattamente ciò che c’era scritto.

EW_Così chiaramente non era solo un concerto recitato per te.
GM_No. Se tu stai per fare qualcosa di così visibile e sai che è un’occasione che potrebbe rivelarsi uno schifo assoluto, allora pensi “Ecco, c’era una buona ragione per farlo.”

EW_Ti preoccupava il fatto che avresti potuto fare una figuraccia?
GM_Oh, si. E quando si tagliare e selezionare le scene, io dovevo guardare stando dall’altro lato della stanza perché non potevo sopportare di vedermi. Non mi diverto guardandomi, dal momento che, in realtà, ascolto già abbastanza la mia stessa musica.

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